Phom Fotografia

immagine MiCamera Milano

Con questa intervista iniziamo un ciclo di interviste con operatori del settore: librai, curatori di eventi e mostre, picture editor e critici. Ci interessa ampliare lo sguardo sulla fotografia contemporanea anche attraverso il loro lavoro.

MiCamera è una delle più grandi librerie italiane specializzata in fotografia. Ha sede a Milano e nei suoi scaffali offre libri nuovi, usati, fuori catalogo e da collezione. Noi di Phom, interessati anche al mondo dell'editoria fotografica, abbiamo intervistato Giulia Zorzi e Flavio Franzoni, fondatori e gestori di questo spazio.

Cosa significa oggi essere librai specializzati in fotografia?
Molto più che in passato oggi il panorama editoriale é vasto e fortemente differenziato.
Alle grandi e medie “griffe” che da sempre hanno appagato il desideri degli appassionati, vedi Steidl, Aperture, Schirmer-Mosel o Twin Palms si sono affiancati decine di nuovi piccoli e piccolissimi editori che pubblicano magari pochi libri all'anno ma di grande qualità, senza contare poi il dedalo delle autoproduzioni, la riscoperta dei vecchi titoli alimentata da operazioni come i Photobook di Martin Parr e Gerry Badger (libri fotografici che parlano di libri fotografici) e non ultimo l'inarrestabile interesse per il collezionismo di volumi rari.
Ecco, credo che oggi la difficoltà ed insieme opportunità sia quella di riuscire a seguire tutto questo fermento e tradurlo in una buona selezione per il pubblico che arriva in libreria.
Talvolta é un gioco di squadra e sono gli stessi clienti a suggerire e richiedere certi titoli scovati per caso tramite chissà quale blog o elenco. Ecco, forse in questa maniera sono arrivato ai libri più incredibili.
 

Da dove nasce questo interesse?
La passione per l'arte, la fotografia, i libri, i viaggi, il cinema, la musica e la pesca alla trota.... Anzi, é stato proprio dopo una giornata di pesca in Val Trebbia circa 12 anni fa che é arrivata l'idea di MiCamera.

Potreste descriverci il mercato del libro fotografico, com’era e com’è oggi?
Riprendendo anche il discorso iniziale, pensiamo solo a come era prima di internet, la vera e propria rivoluzione che ha permesso anche alle piccole realtà di farsi conoscere da un pubblico internazionale. Oggi le proposte legate al libro fotografico sono tante e differenti: festival dedicati come Offprint,Kassel, Fotoleggendo, decine di blog e spazi di discussione dai nomi più o meno eloquenti come The Photobook, Broken Spine o Self Publish Be Happy...
A tutto ciò si affianca naturalmente una nutrita serie di librerie “fisiche” più o meno specializzate e più o meno fornite in rappresentanza dei vari paesi... Insomma, per un appassionato oggi non ci sono scuse e da parte degli autori ed editori é doveroso prestare attenzione alla qualità del prodotto: il mercato, un tempo più paziente, oggi non perdona. Sui tavoli di MiCamera in questo momento é impossibile trovare un libro che non sia per lo meno interessante.
 

Vi conosciamo anche per la vostra attenzione alle tecniche di autoproduzione.
Qual è, secondo voi, il futuro del libro fotografico?
La maggiore consapevolezza e cultura dell'oggetto libro da una parte e l'innegabile realtà del volume digitale dall'altra porterà ad un compromesso che potrebbe consistere nell'affermarsi di edizioni sempre più curate ed esclusive. Pensiamo che già adesso molti libri realizzati da autori affermati hanno tirature mediamente di 1000 copie, fino ad arrivare in certi casi anche a 200 o meno.

Oltre ad essere dei librai, realizzate anche attività espositive, organizzate workshop e ponete un’attenzione particolare ad artisti emergenti. Come si legano queste attività?
Tutto é assolutamente connesso e gli argomenti si intrecciano e si inseguono: le mostre sono legate per lo più a progetti visti sui libri, oppure abbiamo il desiderio di tradurre in libro un progetto ideato da un artista emergente.
Nei workshop si parla spesso di editoria e in alcuni casi si lavora proprio sul tema del fotolibro. Per esempio, Andrea Alessio, autore della mostra che abbiamo appena inaugurato, nonché del libro pubblicato da Nazraeli Press, è arrivato a Micamera grazie al workshop con Jessica Backhaus. La cosa importante è non smettere mai di cercare e saper riconoscere un bravo autore.

Avete anche un settore riservato al collezionismo di rarità editoriali. Potete raccontarci cosa muove il collezionismo del libro fotografico in Italia e all’estero?
In generale i meccanismi del collezionismo sono noti, che si tratti di libri o di francobolli il desiderio di possedere é irrefrenabile. Nello specifico il libro fotografico negli ultimi anni si é guadagnato un notevole spazio, comparendo nelle aste, nelle mostre e in tanti libri specializzati che stuzzicano i palati e il desiderio di fare piccoli investimenti. All'estero l'interesse é da tempo molto alto, in Italia si comincia forse ora. 

Per la vostra esperienza, com’è il mercato del libro fotografico al di fuori dell’Italia?
Tanti editori di qualità, molti autori intraprendenti, festival dedicati, spazi editoriali all'interno di fiere ed eventi, insomma le cose accadono...

La vostra sede è Milano. Come risponde la città alle vostre proposte?
Mi pare bene; è difficile rispondere perché non abbiamo molti termini di paragone, ma le iniziative sono molto frequentate; soprattutto, siamo sempre più conosciuti all'estero.

Come vedete il futuro di Micamera?
Siamo molto concentrati sul presente e il futuro prossimo. Abbiamo appena festeggiato i dieci anni, tra due giorni partiamo per Parigi/Offprint dove presenteremo il libro di Andrea Alessio Before You, Santa Claus, Life was like a Moonless Night e Support Your Locals di Lorenzo Tricoli, nonché una serie di altri autori. Support Your Locals sarà in mostra a Lucca la settimana successiva (stiamo chiudendo il video proprio in questi giorni). Alla fine di novembre parteciperemo a SPRINT! qui a Milano, poi forse cureremo una collana di fotografia italiana per un importante editore, mentre allo stesso tempo continueranno le attività della liberia e dell'associazione, con le mostre, gli incontri e i workshop. Insomma, saremo senz'altro impegnati! Per il resto, vedremo.  

 

Intervista a cura di Marco Benna

ENGLISH VERSION

With this interview we are inaugurating a series of talks with workers in the sector - booksellers, event and exhibition curators, picture editors and critics. We intend to widen the perspective on contemporary photography through their work, too, in addition to that of professional photographers.

MiCamera is amongst the largest bookshops specialised in photography in Italy. Based in Milan, its shelves accomodate both new, second-hand, out of print and collectors’ books.
Because of our interest in the photography publishing industry, we at Phom have interviewed the founders and managers of this bookstore, Giulia Zorzi and Flavio Franzoni.

What’s the meaning of being specialised in photography today?
Today’s editorial panorama is a great deal more varied and differentiated than in the past. Such high-to-medium-end brands as Steidl, Aperture, Schirmer-Mosel and Twin Palms that have always fulfilled the needs of enthusiasts now run along with dozens of small editors who publish just a bunch of high-quality books a year. Not to mention the crucial relevance of a few other phenomena: e.g. the maze of self-productions, the revival of old titles fueled by such projects as Martin Parr and Gerry Badger’s Photobooks (photo-books that illustrate other photo-books), and - last but not least - the irrepressible interest for collecting rare editions.
I believe that today’s difficulty (which is simultaneously a big opportunity) lies is in managing to follow this ferment - and to translate it into a good selection for the audience.
At times it turns out to be a team-work where it’s clients who make recommendations and ask for titles, upon discovering them through blogs or lists of some sort. Actually, I think that’s how I’ve come across the most incredible books.

Where does your interest originate from?
From the passion for art, photography, books, travels, cinema, music and trout fishing…. Actually I came up with the idea of MiCamera right after a day of fishing in Val Trebbia around 12 years ago.

Could you describe the photo-books market? What did it use to be like and what’s it like today?
Going back to the my initial point, the Internet is the authentic revolution that has allowed the international audience to get to know smaller realities. Today there are a number of possibilities related to photo-books, ranging from specialized festivals like Offprint, Kassel and Fotoleggendo to dozens of variably eloquent blogs and forums of the likes of The Photobook, Broken Spine or Self Publish Be Happy...
In addition to that, we offer a large series of “physical” sectoral libraries representing different countries. That is to say, there’s no longer room for excuse and both authors and editors are required much higher standards of attention to the products’ quality: the once more patient market is now unforgiving. Right now it’s impossible not to find a book that is at least interesting on MiCamera’s tables.

We known you well for your attention to self-production techniques. What’s the future of photo-books in your opinion?
The increasing awareness and culture of the book as an object and the undeniable, pressing reality of digital volumes will inevitably lead to a compromise - which may result in the establishment of more and more exclusive editions. Simply think of the fact that a number of books by well-established authors sell an average of 1,000 copies - which may go down to 200 or fewer in some cases.

In addition to your work as booksellers, you’re also involved in exhibition activities, you run workshops and you’re particularly keen on emerging artists. How do you tie these initiatives one to the other?
Everything is absolutely interconnected. All topics intersecate and chase one another. Exhibitions are increasingly connected with projects formerly appeared on books, and oftentimes we’ll translate an emerging artist’s project into a book.
Workshops often deal with the editorial and photo-books world. For instance, Andrea Alessio (the author of the exhibition we’ve just opened and of the book published by Nazraeli Press) reached MiCamera through a workshop with Jessica Backhaus. What really matters is to never stop seeking and getting to know a good author.

You also keep a section for rare editions. Could you tell us what makes the collection of photo-books tick in Italy and abroad?
The reasons behind collecting are well-known. No matter if it’s about collecting books or stamps: the desire to own things is unstoppable. In recent years, photo-books have been gaining more and more attention by appearing in auctions, exhibitions and specialised books that push people to invest on little treasures. This interest has always been quite high abroad, whereas it’s probably commencing in Italy just now.

According to your personal experience, what’s the photo-book market like outside of Italy?
There are high-quality editors, lots of industrious authors, specialised festivals, editorial spaces at events and fairs... There’s a lot going on...

You are based in Milan. What’s the city’s response to your initiatives?
I suppose it’s a positive one. Considering we don’t have many terms of comparison, it’s not an easy answer to give, though. However, there is a strong participation to our initiatives - and we are getting more and more well-known abroad.

What do you see for MiCamera’s future?
We’re very focused on the present and the immediate future. We have just celebrated our tenth anniversary. We’re leaving for Paris/Offprint in two days to present Andrea Alessio’s book  Before You, Santa Claus, Life was like a Moonless Night and Lorenzo Tricoli's Support Your Locals - plus a string of other authors. Support Your Locals will be displayed in Lucca the following week (we’re currently finished the video for it). At the end of November we’ll participate to SPRINT! here in Milan and then we’ll curate an anthology of Italian photography for a renowned editor. Simultaneously we’ll continue on with our association and bookshop’s activities - exhibitions, meetings and workshops. Hence we’ll be quite busy for sure! As for the rest, we shall see.

 

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