Phom continua la sua esplorazione del mondo dell'editoria fotografica indipendente. All'interno dell'ultima edizione di Paratissima, in collaborazione con NoPhoto, il 1° Novembre abbiamo avuto il piacere di condividere un momento di confronto con Aminta Pierri, fondatrice di Balter books, e la fotografa Carmen Colombo. L'occasione è stata la pubblicazione - fresca di stampa - di “Al di qua delle montagne”.
Il lavoro di Carmen era stato selezionato dall'occhio attento di Laura Tota, che è parte del team curatoriale della sezione NoPhoto e quindi esposto all'interno della più ampia cornice di Paratissima.
Balter books è un attore che da poco è salito sul palco dell'editoria indipendente, ma il suo debutto è segnato dal suo nome: Balter è un termine anglosassone di difficile traduzione e indica una danza senza regole. Ciò a cui si rifà Balter è ritmo, dinamica e percezione spaziale.
Aminta Pierri ha le idee chiare, e quando conosce Carmen durante gli studi a Milano in accademia Luz, individua subito in lei e nella sua sensibilità una potenzialità, nonostante la giovane età della fotografa. Comincia a curare così lo sviluppo del progetto seguendone l'avanzamento, i progressi. Suggerisce fornendo stimoli e la struttura che ritroviamo sfogliando le pagine del libro.
Risultato di un percorso autoriale consapevole, le immagini fotografiche realizzate da Carmen sono una personalissima ricerca sul territorio brianzolo, fatta di simbolismi, ripetizioni, metafore che si ritrovano tanto nei paesaggi urbani quanto nei ritratti. Elemento comune di queste immagini è uno sguardo freddo, ma dotato di una certa ironia, su scorci di una qualsiasi città lombarda che, nell'assenza di didascalie o indicazioni, diventano emblematici di tutte le città dell’Italia settentrionale.
A riallacciare l'empatia con il lettore, ci pensano i ritratti - uniche immagini con figure umane all'interno del libro - anch'essi connotati da un carattere surreale. Alcuni passanti offrono la loro figura con sguardi persi, forse sognanti o forse smarriti, in contesti a volte alienanti.
Durante l'incontro Aminta ha spiegato come si sia sviluppata l'idea di questo libro e in che modo la sua professionalità abbia guidato la scelta di alcune immagini, e di come queste siano state inserite in una concezione più ampia nella quale rientrano l'impaginazione, la carta, la tipologia di stampa, la rilegatura e la scelta ben consapevole, di non utilizzare alcun testo, se non un piccolo cartoncino che accompagna il volume.
È difficile seguire la realtà del photo-book, continuamente in espansione ed evoluzione, tanto in Italia quanto all’estero. Avere la possibilità di ascoltare le parole di chi ha già definito un proprio cammino all’interno di questo fermento è quindi estremamente interessante. Aspettiamo con ansia di sfogliare le pagine della prossima pubblicazione di Balter books, a sicura conferma delle capacità di questa giovane editrice.
Marco Marucci
ENGLISH VERSION
Phom is carrying on its personal scouting in the world of the independent publishing. Inside the last edition of Paratissima, in collaboration with NoPhoto, on November 1st we had the pleasure to share a moment to talk with Aminta Pierri, Balter Books founder, and the photographer Carmen Colombo. The chance has been the release – hot off the press – of “Al di qua delle montagne” (On this side of the mountains). Carmen’s work has been shortlisted by the careful eye of Laura Tota, part of the curatorial team in the NoPhoto section, and thus shown in the larger frame of Paratissima.
Balter books is an actor who has just jumped on the stage of the independent publishing, but its debut is marked by its name: Balter is and old Anglo-Saxon word – quite hard to translate – which mean a dance with no rule. Balter deals with rhythm, dynamic and spacial perception.
Aminta Pierri has clear ideas, and when she meet Carmen, during the studies in the Luz Academy in Milan, she immediately see a potentiality in her and in her sensitivity, despite the photographer being so young. She begins to help her developing the project and following up the progress. She provides her motivation and the structure that we find while browsing the pages of the book.
As a result of a aware authorial course, the images taken by Carmen are part of a very personal research on the Brianza territory, made of symbolism, repetitions, metaphors which we can see in the urban landscapes and in the portraits as well. Common detail of these images is a cold glance, even if sometimes ironic, over the views of an unknown Lombard town which, missing captions or indications, becomes emblematic of all the city of norther Italy. Aiming to reconnect the empathy with the reader, we have the portraits. They are the only images in which we can find human beings and which are characterized by a surreal aspect as well. Some passerby offers its figure while blankly staring, maybe dreamy or lost, in alienating scenes.
During the talk, Aminta explains how the idea of the book took its shape and how its professionality has driven her choosing some of the images, and how these images have been inserted in a larger concept in which we can find the layout, the paper, the printing technology, the binding and the well aware choice not to use any text, expect for a small flyer which comes with the book.
It’s hard to follow the photo-book reality, everyday expanding and evolving, in Italy and abroad as well. Having the chance to listen to someone who has its own path in the inside of this ferment is – thus – extremely interesting. We can’t wait to browse the pages of the next Balter Books issue, sure it will be a confirmation of the skills of this young publisher.
Marco Marucci
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